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Il lavaggio e l'asciugatura!

COME LAVARE E ASCIUGARE I CAPELLI




Sebbene sia insolito pensarlo, anche il lavaggio dei capelli influisce sulla salute della nostra chioma. Ma soprattutto gioca un ruolo fondamentale l’asciugatura. Durante tutto il processo vi sono infatti piccoli accorgimenti di cui tenere conto che potranno aiutare a migliorare la salute, e di conseguenza l’aspetto dei vostri capelli, analizziamoli passo dopo passo.


QUANDO LAVARE I CAPELLI?


In molti, per un motivo o per l'altro, hanno la malsana abitudine di lavare i capelli ogni giorno e non vi è nulla di più sbagliato.
Il sebo cutaneo svolge importanti funzioni: è emolliente, lubrificante, idratante ed è una difesa dagli agenti esterni. Lavaggi giornalieri ostacolano la sua azione e compromettono il pH cutaneo, che contribuisce a sua volta alla difesa della pelle da funghi e batteri.
I capelli non si sporcano tutti i giorni, e lavarli quotidianamente non farà altro che indebolirli, stressarli e stimolare la produzione di sebo da parte della cute.
Sarebbe consono limitare i lavaggi a un paio di volte a settimane, o comunque quando necessario. Questo soprattutto in caso di cute grassa, che, come appena detto andrà a produrre più sebo, quindi il problema non farà altro che aggravarsi.
Evitare lavaggi ravvicinati ed effettuare lo shampoo quando necessario non significa tenere sporchi i capelli. 
Se lavare troppo spesso può compromettere la salute del nostro capello anche lavare poco spesso è controproducente. Così facendo il sebo si accumulerebbe sulla cute occludendo i pori e portando alla caduta dei capelli. Come in tutto bisogna trovare il giusto equilibrio ed a tal proposito ricordiamo i metodi no-poo!



ACQUA E CAPELLI


Sebbene molti di noi adorino crogiolare sotto/nell'acqua calda, quasi bollente, quest'atto per noi così rilassante non lo è altrettanto per la nostra chioma: l’acqua calda favorisce l’apertura delle cuticole del capello, che potrebbe risultare poi più indisciplinato e secco e stimolerebbe eccessivamente le ghiandole sebacee. Pertanto è opportuno prediligere una temperatura dell'acqua tiepida e, eventualmente, un getto preferibilmente non troppo forte. Questo per evitare che la spinta dell'acqua infastidisca cuti sensibili e lunghezze fragili o delicate.



COME USARE LO SHAMPOO


Prima di parlare dell'applicazione dello shampoo è importante ricordare la necessaria diluizione di quest’ultimo, affrontata nell’articolo dedicato al prodotto in questione.
Una volta che il nostro shampoo sarà stato diluito, prima di procedere con la stesura del composto sarà opportuno sciacquare la nostra chioma sotto l’acqua corrente così da asportare lo sporco superficiale e bagnare uniformemente cute e capelli permettendo allo shampoo di spargersi meglio.
Lo shampoo deve essere applicato e massaggiato esclusivamente sulla cute, questo perché grazie al suo pH basico dei tensioattivi alza le squame del fusto ed asporta i lipidi presenti in esso! Così facendo permette una pulizia accurata della cute, ma se strofinato sulle lunghezze potrebbe seccarle e renderle meno disciplinabili.
Le lunghezze in ogni caso non rimarranno sporche! Il più dello sporco verrà comunque lavato via, in un primo momento dalla schiuma prodotta dallo shampoo che scivolerà via su di esse ed infine, più accuratamente, dai condizionanti presenti nel/nella balsamo/maschera.  
Lo shampoo è un prodotto istantaneo, che non necessita una posa, tuttavia, in caso si stiano utilizzando shampoo ricchi di principi attivi (per lo più si tratta di prodotti eco-biologici) è preferibile lasciar il prodotto agire in posa 3/4 minuti per non vanificarne l'azione! 
Ricordiamo inoltre che sono assolutamente da evitare le cosiddette "doppie passate di shampoo"! Se i capelli non risultano perfettamente puliti dopo il primo lavaggio il problema raramente è lo shampoo. Può capitare di trovarsi di fronte ad un prodotto poco lavante, non si mette in dubbio, ma nella maggior parte dei casi il problema si risolve provando diversi dosaggi di diluizione, oppure provando a massaggiare/spargere meglio il prodotto durante il lavaggio



COME APPLICARE IL BALSAMO O LA MASCHERA


Un'abitudine di molti è quella di riempirsi la mano di prodotto per poi strofinarlo alla rinfusa sulla testa, ahimè mossa errata! Se siete costretti a ciò molto probabilmente vi trovate di fronte ad un prodotto non a voi adatto. 
Il quantitativo sufficiente è un cucchiaino (massimo un cucchiaio) di prodotto, spalmato dalle punte a salire sulle lunghezze delicatamente. In caso si soffra di cute secca è consigliato massaggiare il cuoio capelluto con il balsamo -o la maschera-, al contrario, chi soffre di cute grassa dovrà evitare il contatto della cute con il balsamo stendendolo sulle sole lunghezze.
Anche se si tratta di prodotti dall'efficacia immediata e la posa breve, hanno comunque bisogno di tempo per agire, dunque è consono attendere con il prodotto in posa un periodo dai 4/5 minuti fino a 10, in caso di maschere o balsami particolarmente pensanti o ricchi di estratti. 
Ricordiamo inoltre che maschera e balsamo sono la stessa cosa: hanno la medesima formulazione, svolgono la stessa funzione (chiudere le squame, ammorbidire e districare i capelli) ed hanno anche lo stesso pH!
Generalmente la maschera dovrebbe essere più ricca di attivi rispetto al balsamo, dunque dovrebbe risultare più corposa e pesante rispetto al balsamo che dovrebbe essere più leggero. 
Però come abbiamo potuto più volte constatare la scelta va effettuata in base ad un analisi dell'INCI e non sulla dicitura del prodotto.
Poiché maschera e balsamo sono entrambi condizionanti non andranno usati insieme, ma basterà applicare dopo lo shampoo o l’uno o l’altro! Applicarli entrambi sarebbe uno spreco di prodotto, ma soprattutto potrebbe appesantire i capelli. A tal proposito però ricordiamo che esistono capelli (più soggetti i ricci) che richiedono entrambi i prodotti per districare al meglio i capelli, ma in tal caso l’ordine è comunque shampoo-maschera-balsamo. 

•Piccola chicca... 
Se aveste in casa una maschera o  un balsamo troppo leggero è possibile provare a render il prodotto più ricco aggiungendovi una o due gocce d'olio (mai nell'intero flacone, ma nella porzione di prodotto che andremo ad usare). Nel caso invece il prodotto insoddisfacente fosse troppo pesante è possibile diluirlo con qualche goccia di gel. Come sempre però vige la "regola" della soggettività, pertanto queste piccole modifiche potrebbero non bastare a farvi apprezzare il prodotto (in tal caso consiglio di utilizzare il prodotto scartato come base impacco pre-shampoo!).



IL RISCIACQUO ACIDO


Il risciacquo acido è un must nella cura dei capelli. Si tratta dell'ultimo risciacquo effettuato sui capelli prima di procedere all'asciugatura.
Quest'ultimo risciacquo acido viene utilizzato per donare lucentezza e morbidezza ai capelli e per domare così il crespo! Durante il lavaggio infatti i capelli sono sottoposti a variazione di temperatura e soprattutto di pH. Il pH dell’acqua che utilizziamo durante il lavaggio è infatti basico, essendo solitamente un’acqua più o meno calcarea, di conseguenza va a rendere basico anche il pH dei nostri capelli (originariamente acido). L’acqua calda e il pH basico rendono il capello opaco e stopposo, poiché sollevano le squame del capello! Per riportare la chioma allo stato originale quindi, si utilizza il risciacquo acido che riequilibra il pH dei capelli!
Per preparare il risciacquo acido abbiamo si utilizza acqua fredda ed una sostanza acida a scelta fra quelle in questo articolo elencate!



L’ASCIUGATURA



Se sin da piccoli siete abituati
a strizzare i capelli, come fossero un panno lavato al fiume, sappiate che quei giorni sono finiti.
Per iniziare ad asportare l’acqua in eccesso nel modo corretto occorre accompagnarla via attorniando la chioma con le mani e facendole scivolare fino a dopo le punte.
Oltre a ciò, strofinare e sfregare i capelli con l'asciugamano per liberarci del bagnato, comporta un forte stress meccanico per i capelli, in quanto l'attrito creatosi può danneggiarne la struttura e di conseguenza la resistenza. È più consono tamponare con delicatezza i capelli con un apposito panno in microfibra oppure un panno in cotone (ad esempio vecchie magliette) che, seppur meno delicato della microfibra, rimane comunque meno invasivo della trama dell’asciugano in spugna. Inoltre non è nemmeno detto che quest’operazione sia necessaria: si potrebbe applicare direttamente lo styling senza tamponare i capelli; in questo modo l’idratazione rimarrebbe “bloccata” all’interno dei nostri capelli.



L’ASCIUGACAPELLI (O FON)


Dove e quando possibile è preferibile prediligere la cosiddetta "asciugatura al naturale", ma in caso non fosse fattibile per motivi stagionali o di salute è obbligatorio ricorrere al phon.
Erroneamente si sta espandendo sempre di più la credenza che il phon sia il lo strumento del diavolo.
Attenzione, la piastra lo è, ma non il phon. Anzi, più precisamente, il vero nemico dei nostri capelli e il calore.
Spesso si è fatto un uso scorretto del phon, pertanto si è portati a credere che sia da demonizzare, ma non è così, si tratta di un nostro alleato, solo incompreso. 

D'inverno infatti tenere i capelli bagnati a lungo, in attesa che si asciughino al naturale può compromettere la nostra salute presente e/o futura, inoltre avere i capelli bagnati per troppo tempo potrebbe indebolire gli stessi.
Pertanto, onde evitare spiacevoli inconvenienti, è saggio affidarsi ad una asciugatura corretta, nel rispetto delle nostre chiome.



COS’È E A COSA SERVE?


L’asciugacapelli, colloquialmente chiamato phon, è un piccolo elettrodomestico che genera un getto di aria calda allo scopo di asciugare i capelli, ossia disperdere l'umidità in essi contenuta. 

La portata del flusso d'aria generato dalla ventola è normalmente intorno ai 40-50 m³/h. La resistenza riscaldante è protetta da un termostato e la temperatura dell'aria all'uscita è intorno ai 70-80 °C. Spesso l'asciugacapelli possiede una serie di regolazioni che consentono di determinare l'intensità e la temperatura del getto d'aria.



COME USARLO? 


Poiché, come abbiamo appena constato, la temperatura prodotta dall’asciugacapelli è ben più elevata rispetto alle temperature che può tollerare un capello per poterlo utilizzare senza rovinare i capelli occorrerà seguire una serie di accortezze.
Per prima cosa occorre utilizzare il phon ad una temperatura moderata. L'eccessivo calore, ormai lo sappiamo, danneggia il capello, dunque è preferibile impostare il nostro phon a temperature tiepide (tiepido più sul fresco che caldo, ma non freddo ovviamente).
Anche il getto fa la differenza, troppo forte o ravvicinato può stressare i capelli, pertanto è meglio tenerlo ad una moderata potenza e ad una distanza di circa 10/15cm dai capelli.
Il getto può andare dall’alto verso il basso per ottenere un effetto più liscio e “ordinato”, può essere fatto “a testa in giù” per un effetto voluminoso, si può usare un diffusore, la cui funzione è quella di rendere il getto più dolce distribuendo il calore, insomma tutto dipende dalla piega che vogliamo dare ai nostri capelli. La cosa importante è non bruciare i nostri capelli con temperature elevate perché ricordiamo, i capelli una volta bruciati (e di solito bruciano sopra i 40°) non possono più essere riparati.




Anche questo articolo si conclude, come avrete notato abbiamo fatto un ripasso delle nozioni precedenti ed appreso al contempo nuove cose, restate quindi connessi perché avremo a breve sorprese! 


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